Decreto sull'eroicità delle virtù di P. Smolikowski CR

PawelSmolikowski

Il 18 dicembre 2017, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Santo Padre ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del nostro confratello, Servo di Dio Paolo Smolikowski, nato il 4 febbraio 1849 a Tver (Russia) e morto a Cracovia (Polonia) l’11 settembre 1926.

Decreto sull sull'eroicità delle virtù di P. Smolikowski CR (testo italiano)

Decreto sull'eroicità delle virtù di P. Smolikowski CR (testo latino)

 

SACRA CONGREGAZIONE PER LE CAUSE DEI SANTI

____________________________________________

CRACOVIENSIS

Beatificationis et Canonizationis

Servi Dei PAULI SMOLIKOWSKI

Sacerdotis professi e Congregatione a Resurrectione D.N.I.C.

(1849-1926) 

Super Virtutibus

«Pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero. …mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno» (1 Cor9, 19.22). 

          Questa confessione dell’Apostolo delle Genti, il quale presenta il suo immedesimarsi nel Signore Gesù come un itinerario esemplare per gli apostoli di tutti i tempi, riassume al meglio le più profonde convinzioni spirituali del Servo di Dio Paweł Smolikowski e lo stile affascinante delle sue molteplici attività apostoliche e pastorali. La vera sostanza della sua vita interiore era infatti costituita da un costante affettuoso dialogo coltivato con il Signore Gesù e una quotidiana unione vissuta con Lui, che si esprimeva in una eroica imitazione della sua vita percepita come quella del Salvatore. Tale unione con Cristo, Servo degli uomini per amore, era la forza che spingeva padre Paweł a trascendere se stesso e ad identificarsi completamente con gli altri per poter servire meglio e salvare ad ogni costo quelli che la volontà di Dio metteva sulle sue strade.

Il Servo di Dio nacque a Twer, in Russia, il 4 febbraio 1849 e ricevette il battesimo il 13 marzo seguente. Il padre era ingegnere militare e la madre discendeva da una famiglia patrizia: ambedue polacchi, erano stati confinati in Russia in seguito all’insurrezione della Polonia nei confronti del regime zarista (1830 - 1831). In famiglia, oltre a respirare un clima profondamente religioso, Paweł ricevette una prima formazione culturale e, tra l’altro, imparò anche il francese, il tedesco, l’inglese e il russo. Dieci anni dopo la nascita del Servo di Dio, la famiglia si trasferì a Varsavia. 

Nel frattempo Paweł iniziò ad avvertire con chiarezza la vocazione alla vita sacerdotale e religiosa, che potette realizzare entrando nel noviziato della Congregazione della Risurrezione, di recente fondazione. Emise la professione temporanea dei voti nel 1868, mentre la professione solenne avvenne il 5 marzo 1873; il 15 aprile seguente fu ordinato sacerdote secondo il rito greco, ulteriore segno della sua intenzione di impegnarsi nel lavoro missionario tra gli Uniati in Bulgaria, con lo scopo di favorire l’unione della Russia con la Chiesa. In un primo momento, però, dovette sostituire il maestro dei novizi alla Mentorella, presso Roma: occasione che gli offrì la possibilità di completare gli studi fino al dottorato in teologia. 

Nel 1874 giunse in Bulgaria come educatore e missionario. Alcuni anni dopo si trasferì a Lviv, nell’odierna Ucraina. Dopo aver svolto un intenso apostolato soprattutto tra i ragazzi e i giovani, venne nominato rettore del Collegio Polacco in Roma. Come frutto di questo lavoro educativo è nato un originale sistema pedagogico fino ad oggi praticato dai suoi figli spirituali. Qui coprì anche altri incarichi all’interno della sua Congregazione, fino ad esserne eletto Superiore Generale nel 1895. Il decennio del suo generalato fu caratterizzato dalla premura per il livello della vita spirituale degli confratelli, ma non era libero dalle molte tensioni interne, soprattutto a causa dell’introduzione delle nuove Costituzioni, non condivise da tutti.

Nel 1905 Padre Paweł venne nuovamente nominato rettore del Collegio Polacco. Tuttavia, quando era scoppiata la prima guerra mondiale, che coinvolse la vita del Servo di Dio in quanto, cittadino dell’impero asburgico, dovette lasciare l’Italia in conflitto con l’Austria. Perciò nel 1915 si trasferì a Kęty, in Polonia, come cappellano delle Suore Resurrezioniste e visitatore dei Resurrezionisti nei paesi dell’impero austro-ungarico e nelle Missioni in Oriente. 

Al termine delle ostilità, riprese per ancora due anni il servizio del rettore del Collegio Polacco a Roma e nel 1921 si recò a Cracovia, per svolgere il ruolo di maestro dei novizi e si impegnò molto nella predicazione e nella direzione spirituale. In questo periodo sistematizzò, sviluppò e diffuse una spiritualità pasquale ereditata dai Fondatori del suo Ordine, che grazie al Suo vissuto e numerosissime pubblicazioni è diventata un bene prezioso per i Resurrezionisti e per tutta la Chiesa. Dal 1924 la sua salute iniziò a peggiorare, manifestando i segni di una progressiva paralisi. 

In tutte queste tappe il Servo di Dio seguì con entusiasmo e coerenza la chiamata del Signore. La sua risposta è un segno dell’intenzione di cercare un cammino di perfezione e di percorrerlo con generosità. Grande fu la sua fede, che si alimentava quotidianamente alla preghiera e alla spiritualità eucaristica e mariana. Ardente l’amore con cui orientò la vita al servizio di Dio e del prossimo. Il suo abbandono totale alla volontà di Dio, l’esatto adempimento dei doveri del ministero sacerdotale, la dedizione alle anime, l’esercizio della penitenza in riparazione delle offese arrecate a Dio: tutto ciò era in cima ai suoi pensieri e alle sue occupazioni quotidiane. Da ciò derivava una intensa carità pastorale, che ebbe come modello il Sacro Cuore di Gesù, nei cui meriti confidava pienamente. 

Visse nella presenza del Signore e, soprattutto nei momenti di prova e di difficoltà, manifestò mite fortezza e prudente buon senso. Abbondanti furono le testimonianze della sua indiscussa fedeltà alla Chiesa e al magistero ecclesiale. L’umiltà caratterizzò il “clima interiore” del profilo spirituale del Servo di Dio, che si sentì sempre come un semplice strumento nelle mani del Signore, verso il quale mostrò immensa gratitudine per la vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata. 

L’11 settembre 1926 il Servo di Dio chiuse la sua giornata terrena. I funerali videro un grande concorso dei confratelli, di clero e di popolo, segno della fama di santità di cui era circondato e di gratitudine per l’eredita lasciata.

        In virtù di questa fama, dal 24 maggio 1966 al 29 aprile 1969 presso la Curia ecclesiastica di Cracovia fu celebrato il Processo informativo, mentre avevano luogo due Processi rogatoriali rispettivamente a Cracovia e a Roma: la loro validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione con decreto del 17 maggio 1991.Preparata la Positio, si è discusso, secondo la consueta procedura, se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù. Con esito positivo, il 14 settembre 2010 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 5 dicembre 2017, presieduta da me, Card. Angelo Amato, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.  

Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine, iisque adnexis, in gradu heroico, Servi Dei Pauli Smolikowski, Sacerdotis professi e Congregatione a Resurrectione D.N.I.C., in casu et ad effectum de quo agitur.

      Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

      Datum Romae, die 18 mensis Decembris a. D. 2017.

      

ANGELUS Card. AMATO, S. D. B.

Praefectus

 +MARCELLUS BARTOLUCCI

Archiep. tit. Mevaniensis

a Secretis

 

Informazione del Feb 2018,