Giorno Intenzione Preghiera
1 / Aprile Affinché possiamo essere convinti che l'osservanza fedele della povertà è un fattore importante che contribuisce alla gioiosa esperienza della vita comune. (CCR 23) Perché in tutte le tappe della formazione l'amore vicendevole sia più importante che lo svolgimento dei doveri o soddisfare le aspettative.   

Per la Chiesa e per il nostro Santo Padre.  
2 / Aprile Che, sebbene la Congregazione abbia diritto a possedere dei beni, tuttavia nella sua povertà comunitaria darà prova di essere povera in spirito e nei fatti. (CCR 24) Che nella nostra preoccupazione per le vocazioni cerchiamo non solo un grande numero ma piuttosto che nelle nostre preghiere chiediamo uomini pieni dello Spirito. Per la nostra Congregazione e per i nostri superiori, e in modo particolare per il nostro superiore locale.  
3 / Aprile Che nella pratica della povertà, la Congregazione possa essere guidata dai valori del Vangelo, come pure dalla natura e dalle necessità del suo apostolato. (CCR 24) Affinché l'interesse per il nostro carisma della Comunità ci spinga a studiare e a apprezzare più profondamente la teologia della Risurrezione. Per la nostra patria, per la giustizia e la pace.  
4 / Aprile Affinché possiamo usare i nostri beni materiali a beneficio del popolo di Dio, specialmente dei poveri e dei bisognosi. (CCR 24) Per i nostri genitori, parenti, amici e benefattori, e per tutti coloro che si sono affidati alle nostre preghiere.  

 
5 / Aprile Affinché possiamo proclamare con zelo che Gesù è venuto a proclamare il lieto annuncio ai poveri, a dare da mangiare gli affamati, a guarire i malati, a liberare gli oppressi, a consolare gli afflitti e a perdonare i peccatori. (CCR 25) Affinché siamo generosi come Comunità nel respondere al grido dei poveri.  

 
6 / Aprile Affinché, dato che la nostra Congregazione partecipa alla missione di Gesù, possiamo rispondere a queste stesse esigenze attraverso il nostro ministero e attraverso l'uso dei nostri beni materiali.  (CCR 25) Per la grazia di essere consapevoli del Mistero Pasquale ogni volta che celebriamo l'Eucaristia. Per la conversione dei peccatori.  
7 / Aprile Affinché possiamo valutare regolarmente i nostri impegni apostolici per determinare se il nostro ministero è guidato dalle priorità che Gesù ha stabilito per il Suo ministero. (CCR 25) Affinché l'amare Dio, l'amarci a vicenda e l'amare il popolo che serviamo sia sempre una caratteristica eccezionale della Congregazione della Risurrezione. Per i malati, i sofferenti e gli agonizzanti.  
8 / Aprile Giacché la nostra Congregazione è chiamata a lavorare per la risurrezione della società, che le questioni di giustizia sociale siano per noi di grande importanza. (CCR 26) Per i nostri confratelli e benefattori defunti, e per i nostri defunti genitori e amici.  

 
9 / Aprile Che, come Risurrezionisti, possiamo sforzarci di elevare la nostra coscienza sociale e di parlare contro tutte le forme di ingiustizia sociale e di essere un modello e una sfida per gli altri attraverso la nostra pratica della giustizia sociale. (CCR 26) Per una maggior fedeltà ai nostri voti religiosi e allo spirito dei nostri Fondatori.  

 
10 / Aprile Che il nostro zelo per il lavoro sia una manifestazione della nostra povertà in spirito. (CCR 27) Per una valorizzazione più profonda del carisma della nostra Comunità. Per la nostra Congregazione e i nostri superiori. Per le nuove vocazioni.
11 / Aprile Affinché possiamo escludere l'esecuzione di qualsiasi lavoro solo per motivi di lucro, ricordando le parole di Cristo: "Cerca invece, anzitutto, il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta" (Mt 6, 33). (CCR 27) Che siamo, come risurrezionisti, delle persone che non solo comprendono il Mistero Pasquale ma che lo vivono. Per la Comunità Anglicana della Risurrezione e i suoi sforzi per realizzare l'unità cristiana.  
12 / Aprile Che non giudichiamo il valore dei nostri fratelli o il nostro valore in termini di remunerazione finanziaria che riceviamo per il nostro lavoro. (CCR 27) Affinché la Congregazione della Risurrezione, fedele al suo carisma, proclami il Mistero Pasquale sia per ciò che è sia per ciò che fa. Per i nostri confratelli defunti, e per tutti i nostri genitori, parenti, amici e benefattori che sono morti credendo nella risurrezione.  
13 / Aprile Affinché possiamo riconoscere che lo spreco di tempo, la mancanza di interesse per la proprietà della Comunità o l'assunzione di spese non necessarie, sono in contrasto con lo spirito di povertà. (CCR 27) Per la salute, la crescita spirituale e tutte le intenzioni dei membri della nostra Congregazione. Per i religiosi turbati e marginali, per coloro che ancora discernono la loro vocazione, e per un nuovo impegno nella vocazione da parte di tutti i risurrezionisti.   

 
14 / Aprile Che consideriamo come appartenendo alla Congregazione tutto ciò che guadagniamo dal lavoro come membri della Congregazione, come pure ogni denaro ricevuto come pensione, prestazioni assicurative, sicurezza sociale o altre indennità. (CCR 37) Per la crescita nella nostra fiducia, l'accoglienza e l'affermazione vicendevoli nella nostra Comunità. Per la Chiesa, per il Santo Padre e per il nostro Ordinario locale.  
15 / Aprile Che non usiamo mai la povertà come scusa per trascurare il nostro obligo di pagare un giusto salario e per non osservare giuste pratiche con coloro a cui diamo lavoro. (CCR 38) Perché la riflessione sul nostro carisma nella preghiera ci aiuti nel discernere ciò che lo Spirito Santo vuole dirci oggi. Per la nostra patria, per la giustizia e la pace.
16 / Aprile Che la nostra pratica della giustizia sociale comporta l'osservanza del diritto civile, quando è giusto. (CCR 39) Che siamo consapevoli di essere religiosi nella Chiesa e per la Chiesa, e che siamo docili ai desideri del Santo Padre. Per i malati, gli anziani e i solitari, e per colui che morirà prima fra di noi.  
17 / Aprile Che consideriamo un abuso l'uso dei privilegi di classe e di stato per essere esentati dall'osservanza di leggi. (CCR 39) Per il nostro superiore generale e quelli provinciali e regionale, e in modo particolare per il nostro superiore locale. Per le vocazioni alla nostra Comunità.  
18 / Aprile Che col voto di obbedienza ci uniamo in spirito con Cristo, che venne nel mondo per compiere la volontà del Padre Suo, al quale fu obbediente fino alla morte. (CCR 40) Per il superiore generale, "padre di tutta la Congregazione". Affinché la curia generale funzioni come forza unificatrice e continui a promuovere la nostra consapevolezza di essere una comunità internazionale.  
19 / Aprile Che Cristo sia il nostro modello più perfetto di obbedienza. (CCR 40) Perché nelle nostre vite e mediante la qualità dell'amore vissuto nella Comunità possiamo testimoniare che Cristo rimane vivo e presente nel mondo odierno. Per la fedeltà al nostro carisma e ai voti religiosi.  
20 / Aprile Affinché, ispirati dall'esempio di Cristo e con la grazia dello Spirito Santo, offriamo la nostra volontà a Dio Padre e, in spirito di fede, al nostro Superiore, che consideriamo Suo rappresentante in terra. (CCR 40) Per i nostri superiori nel loro ruolo di autorità, affinché possano trovare l'affermazione e il sostegno nei loro confratelli.   

Per la Chiesa, il nostro Santo Padre e il nostro Ordinario locale.  
21 / Aprile Che per il voto di obbedienza possiamo impegnarci ad obbedire agli ordini dei nostri propri Superiori in tutto ciò che si riferisce, direttamente o indirettamente, alla vita della Congregazione, cioè all'osservanza dei voti, delle Costituzioni e degli Statuti. (CCR 41) Per le nostre comunità locali, nel condividere i loro valori cristiani, nel celebrare l'Eucaristia e pregare insieme.  

 
22 / Aprile Affinché, con la nostra professione di obbedienza, ci mettiamo totalmente a disposizione della Chiesa, attraverso la Congregazione, per portare a compimento la missione salvifica di Cristo, da Lui affidata alla Sua Chiesa. (CCR 42) Per i membri delle nostre comunità locali, incoraggiando e sostenendo gli uni gli altri nella ricerca delle loro mete spirituali ed apostolici. Per la nostra patria, per la giustizia e la pace.  
23 / Aprile Affinché il nostro voto di obbedienza possa rendere più fruttuosa la nostra vita apostolica realizzando un'unità di intenti e di azione. (CCR 42) Per i membri delle nostre comunità locali, cercando di condividere vicendevolmente la cura, la compassione e il perdono di Cristo. Per i nostri genitori, parenti, amici e benefattori, e per coloro che si sono affidati alle nostre preghiere.  
24 / Aprile Che la fedeltà al nostro voto di obbedienza rafforzi i legami della vita comune. (CCR 42) Affinché come uomini dello Spirito i consiglieri generali evidenzino una prospettiva veramente universale per poter assistere bene il superiore generale nel governo della Congregazione. Per i nostri genitori defunti, per i nostri parenti, amici e benefattori defunti, e per colui che morirà prima fra di noi.  
25 / Aprile Che il nostro voto di obbedienza possa essere una risposta all'invito di Gesù a condividere il Suo Mistero Pasquale, perché, quando sacrifichiamo la nostra volontà al Padre, moriamo a noi stessi e risorgiamo a una vita nuova, nella quale accettiamo Cristo quale Maestro e Signore. (CCR 42) Per una continua crescita nella vita di preghiera nella Comunità. Per i nostri confratelli nelle missioni.  
26 / Aprile Che la nostra consacrazione, mediante il voto di obbedienza, assuma il valore di segno profetico della vita risorta, dove la volontà di ogni persona sarà unita alla volontà di Dio. (CCR 42) Affinché i nostri superiori siano uomini di Dio che lavorano anzitutto con lo scopo di promuovere i valori spirituali. Che i membri della nostra Comunità siano aperti e onesti, specialmente nei incontri di casa. Per i nostri confratelli e benefattori defunti, e per tutti i fedeli defunti.
27 / Aprile Che aspiriamo a quella perfetta obbedienza in cui cerchiamo di fare la volontà di Dio in ogni cosa. (CCR 43) Che i nostri giorni mensili di ritiro siano fonte fruttuoso di motivazione e di rinnovamento. Che ci sia concessa la grazia della fedeltà ai nostri voti religiosi e al nostro carisma comunitario.  
28 / Aprile Affinché, man mano che la nostra fede cresce, arriviamo a riconosciamo che lo Spirito Santo ci parla in tanti modi diversi: Sacre Scritture, il Magistero, le prescrizioni delle nostre Costituzioni e degli Statuti, Superiori ecclesiastici e religiosi.  (CCR 43)  Per una continua collaborazione fra le nostre province e la regione nell'apostolato come pure nella formazione.  

 
29 / Aprile Che riconosciamo lo Spirito Santo quando ci parla nelle ispirazioni personali e col consenso a cui arriviamo quando cerchiamo collettivamente la volontà di Dio, attraverso il dialogo e le riunioni domestiche. (CCR 43) Per tutti i nostri confratelli nella formazione iniziale, per i formatori e per le nuove vocazioni. Per la nostra nazione, per la giustizia e la pace.  
30 / Aprile Affinché possiamo riconoscere lo Spirito Santo mentre ci parla attraverso le esigenze della vita comune e dell'apostolato e gli eventi della vita quotidiana. (CCR 43) Per la Congregazione e per i nostri superiori, in modo particolare per il nostro superiore locale. Per i nostri confratelli nelle missioni.